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la dama della regina | 27 |
Le signore singhiozzavano.
— Poveretti! Poveretti! Dio! Dio!
Era troppo grande strazio: assistere ad uno spettacolo così crudele nell’assoluta impossibilità d’intervenire, di soccorrere.
Virgilio de’ Grassi, sempre più calmo degli altri, e che osservava attentamente i movimenti del brigantino, si lasciò sfuggire una esclamazione di meraviglia.
— Il brigantino non ha più la bandiera tricolore.
— No!... E non vi pare che si sia fermato?..
— Si è fermato.... non può più lottare col vento....
— Si volta!.... gridò l’Almerighi che aveva lo sguardo acuto. — Vira di bordo.
— Sì — affermò l’arciprete.
— Vira di bordo...
— Ma che cosa è avvenuto?
— Intanto la povera barca inseguita fugge, vola. Hanno ripreso lena i bravi marinai.
— E il brigantino l’abbandona. Si ritira...
— Fugge a sua volta!
Restarono alcuni minuti senza parole, in preda alla più viva curiosità.
— La brava barca è già lontana! — esclamò tutta giuliva donna Anna Maria.