Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/29


la dama della regina 19

mazia, se potrà. Il capitano in golfo ha avuto l’ordine di ridur l’armata nelle acque di Venezia, le navi che ora sono nel Jonio verranno qui nelle acque nostre. Vedremo poi cosa succederà,

Gli astanti erano atterriti.

— Povera Venezia! Poveri noi! — sospirava l’arciprete.

— Per noi c’è poco da temere: siamo tanto piccini che possiamo cadere senza farci male: basta che facciamo buon viso al nuovo padrone.

Così parlava il conte Furegoni farmacista. Il dottor Apolonio lo riprese.

— Al nuovo padrone?..... No, no, non sarà un padrone. Bonaparte ci darà la libertà, non le catene. Egli farà morire la vecchia Repubblica per farne sorgere una nuova, libera e fiera. Quando verrà quel giorno innalzeremo l’albero della libertà sulla nostra piazza e faremo ballare anche l’arciprete.

Questi tacque indignato. Virgilio de’ Grassi scattò:

— Voi, Apolonio, non avete cuore di patriotta!...

— Io?... Più di voi. La vecchia Repubblica non è la patria: è un governo di tiranni infrolliti.

Gli adoratori di San Marco protestarono con alte grida. I pochi rivoluzionari strillarono del