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176 la dama della regina

— Avete visto il pallore di Ettore?...

— Ho visto... Ma io non ne ho colpa!...

— ... Capisco... Cercate però di frenare quel Saint-Morlain.... Io ho paura....

— Paura?... Ah!... Temete un duello?

— Non si sa mai!...

La signora Alvisi interruppe il dialogo.

— Andiamo, Elena?...

Bianca si ritirò nella sua camera; le Alvisi andarono alia loro casa.

Gli ufficiali e gli altri amici restarono in sala con donna Anna Maria.

Quel ballo fu un vero supplizio per Ettore e per Bianca: una terribile noia per Elena. Paolo di Saint-Morlain non si sarebbe mai staccato da Bianca: l’ex-terrorista assediava Elena. Per fortuna gli altri ufficiali facevano del loro meglio per disputargliela. Appena in sala il colonnello l’aveva impegnata per il cotillon e tutti gli altri per un ballo almeno.

Ettore ballò una sola contraddanza con Bianca, poi non ballò più con nessuna. Egli provava quella sera, per la prima volta in vita sua lo spasimo atroce della gelosia. Tutti i sospetti e le sinuose viltà dell’immaginazione torturata, che egli aveva sempre respinti con disdegnosa fie-