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la dama della regina 133

d’essere consolato da una donna quale sarai tu, buona, bella e intelligente. Vuoi tu amarlo, Elena?

La fanciulla, assai commossa da tali detti, guardava il vecchio con i grandi occhi attoniti. Rispose finalmente:

— Sì, zio, io amerò il tuo Aurelio: forse l’amo di già. Ma, dimmi, zio, tu che vedi tante cose nell’avvenire, dimmi: mi amerà egli?

Il morituro sorrise lievemente:

— Sì: egli ti amerà: ma tu non devi scoraggiarti se ciò non avviene subito. Abituato a considerarti come una bambina, non crederà a’ suoi occhi: tu persevera: vedrai che egli cadrà ai tuoi piedi e ti amerà tanto e sarete felici.

— Farò come tu dici, zio: sta tranquillo.

Ed egli:

— Che Dio ti benedica come faccio io, mia cara Elena.

Da quel giorno la fanciulla si consacrò nel suo segreto all’amore di Aurelio Castellani e aspettò, piena di fede, che egli l’amasse.

Il cavalier Almerighi arrivò da Venezia con un bragozzo, la sera del tre settembre. Questo ritorno e la notizia subito diffusa, forse dai servi,