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110 la dama della regina

sommesse e brevi, da frasi lente e molli, o vibranti di entusiasmo, scintillanti come un fuoco di sarmenti rapido e fuggitivo.

— Il sole!... gridò qualcuno.

— Oh! il malvenuto! — risposero o pensarono molti.

Un uomo in abito da marinaro si presentò sulla porta della sala da ballo e annunciò che il libeccio era cessato e che un venticello fresco invitava alla partenza.

Tutti si mossero: vi fu un momento di confusione, un correre da una sala all’altra, un incrociarsi di frasi vibranti, di saluti calorosi o teneri, di cordiali ringraziamenti, di lunghe strette di mano, di fervidi voti. Il palazzo si vuotò; tutti andarono alla spiaggia.

Mezz’ora dopo, la bella nave usciva dal porto.