Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/115


la dama della regina 105

zione presso le monache del Sacro Cuore. Da allora non si erano mai più riveduti. La rivoluzione li aveva dispersi. Il giovine perdeva i genitori e tutti i suoi beni. A venti anni, solo, povero, con la sorella da mantenere, odiato e perseguitato nella sua qualità di ex nobile, cosa doveva egli fare?.... Emigrare? Raggiungere i realisti in Vandea?.. Un amico gli consigliò di entrare nell’esercito repubblicano; era una salvezza anche per Maddalena. Si fece soldato: la guerra ardeva alle frontiere. Si distinse e domandò di passare alla marina. Mentre egli si batteva per la Francia assalita da tutte le parti, sua sorella affranta e delusa accettò la mano del figlio di un loro antico fattore che la rivoluzione aveva improvvisamente arricchito. Avevano fatto male entrambi? Forse. Bianca certo li biasimava: forse li disprezzava e rimaneva lontana da quella festa per non ballare con lui. Eppure, egli sperava che se avesse potuto dirle quanto avevano sofferto, ella li avrebbe perdonati. Ma come ottenere un colloquio? Pensava di rivolgersi al conte Castellani, il cui nobile aspetto e il linguaggio elevato gl’ispiravano tanta fiducia: l’avrebbe pregato di voler egli intercedere presso Bianca... Gli mancò il coraggio. Già non era neppure facile trovare l’opportunità di parlare al conte che stava inchiodato al clavicembalo;