Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/101


la dama della regina 91

— Avete giurato questo?... Così giovine!

— Quando si è sofferto come ho sofferto io, quando si è visto morire barbaramente un uomo adorato, non si è più giovani: la gioventù del cuore è morta, qualunque sia l’età. E tutte le altre barbarie che ho viste?.. Ah! voi non sapete. Sono stata altri due anni con la famiglia reale, fino alla tremenda giornata del dieci agosto, quando la reggia fu assalita e i fedeli difensori del re accettarono la battaglia, che durò fino a sera, finchè i rivoluzionari vinsero. Il re, la regina e il delfino furono salvati, portati all’Assemblea; il popolo inferocito, avido di vendette, entrò nel castello; molti innocenti furono massacrati; devastati e incendiati gli appartamenti. Io m’ero rifugiata in una stanza remota. Una cameriera venne a cercarmi e mi trascinò con sè, fuori del palazzo, per una porta di servizio, poco prima che quelle furie arrivassero al mio nascondiglio. Ero più morta che viva. Alcuni giorni dopo, quando seppi che mio padre era giù lontano, accettai l’aiuto di amici che mi fecero fuggire. Ma quanti affanni, quante umiliazioni, quante torture! No, Elena, io non avrei più la forza, nè il coraggio di ricominciare la vita.

— Adesso è così; ovvero credete che sia così. Ma un giorno il vostro cuore si risveglierà. Sarete amata... Chi sa quanti vi amano e ame-