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— Andiamo.

Una bellissima lancia si cullava presso la sponda. Vi saltarono dentro con esclamazioni di piacere.

Paolo ordinò:

— Salendo contro corrente remeremo tutti e tre. Tu zio, mettiti al timone. Le signorine qui, una per parte. Così.

Il capitano prese il primo posto di rematore di fronte alle due ragazze. Paolo andò all’ultimo: a prua; Bertalli si pose nel mezzo.

I sei remi batterono l’acqua all’unisono. La barca si slanciò come una rondine al volo. Paolo disse all’avvocato:

— Timoniere, tienti presso alla riva dove la corrente è meno forte. Ma non sui sassi, ti raccomando.

I discorsi di occasione si intrecciarono. Isidoro guardava Antonietta in silenzio, senza che gli riuscisse d’incontrare lo sguardo di lei.

Maria pensava:

— Egli l’ama: la desidera con ardore e lei è indifferente. Potrei io rimanere indifferente se fossi nel suo caso? L’amore è così dolce... Io non potrei...

Turbata da questi pensieri, cercava di distrarsi, seguiva lo sguardo di Antonietta sull’acqua limpida, sulle rive basse coperte di verdi prati, con pochi alberi ancora spogli.

Il sole scottava fuor di misura per la stagione