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V.

La prima domenica di quaresima, Maria Clementi si recò a Pavia. Alla stazione trovò l’Antonietta e i signori Pagliardi che l’aspettavano.

— Sola? — esclamò l’Ersilia. — Avevo sperato di vedere anche l’Eugenia.

— Non ha potuto. Porto i saluti e i baci di tutta la famiglia.

— Riccardo peraltro poteva accompagnarti — insinuò l’avvocato guardando Maria fisso in viso.

Ella rispose semplicemente:

— Sarebbe venuto volentieri, ma ha sempre da fare.

— Va all’ufficio anche la domenica?

— No. Studia, legge... fa un po’ di musica.

— Ah! ah! Ho capito; lo sapevo già. Ne ha un ramo anche lui. E cosa studia?

— Geologia... antropologia... scienze naturali in generale... sono i suoi studi prediletti; e ha dovuto troncarli per guadagnare... perchè era necessario che lavorasse... Ella sa bene...

Discorrendo, si erano incamminati.

— E a che cosa gli serviranno questi studi? — riprese l’avvocato. — Tutto tempo perso.