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uno stipendio equivalente. — Non un soldo di più! — come aveva detto Riccardo.
La nuova vita rispondeva ai gusti del giovane Valmeroni, come la grande attività era utile al suo corpo e al suo spirito, ma gli piaceva di essere pagato poco per conservare una certa indipendenza che gli permettesse di occuparsi anche del suo fondo a Malgrate, ed anche perchè il suo stipendio non pesasse troppo sul dividendo dei lavoratori. La campagna formava il miglior contorno alla sua bellezza virile. A vederlo girare pei campi, svelto e diritto, l’aria marziale, il bel viso dal profilo fidiaco, la fresca bocca ornata di folti baffi neri, gli occhi profondi e pensosi, pareva un antico, uno di quei valorosi primitivi che dividevano la loro vita fra le battaglie e ragricoltura. Ma la luce che brillava nei suoi occhi rivelava l’uomo moderno, dall’intelligenza raffinata, dalla coscienza evoluta. Nulla d’impulsivo in lui, nulla d’incerto e d’incosciente. Egli era riuscito finalmente a dominare ogni impulso contrario all’ideale dell’uomo moderno cosciente ed evoluto; e saliva l’erta faticosa a testa alta, convinto e fiducioso.
Quando Maria era al suo fianco egli sentiva che la più intensa felicità umana aleggiava sopra il suo capo e che l’avrebbe raggiunta; ma non era più il fanciullo impaziente di un tempo, capace di sciuparla per troppo ardore. Sapeva d’altronde che la sua felicità, per quanto grande,