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trovata e indicata la via diritta per arrivare alla desiderata rigenerazione. Egli sapeva bene che il proletario deve redimersi con le proprie forze. Il suo primo pensiero era di redimere se stesso dalla vita oziosa e volgare che tanto facilmente travolge i giovani ricchi: e dall’istintivo egoismo delle passioni. Salire egli voleva verso un ideale umano di bontà e di elezione vagheggiato forse con tanto maggiore ardore quanto più lo pungeva la cieca ingiustizia della natura che gli aveva negata la bellezza delle forme. Così l’indirizzo altruistico era diventato un bisogno del suo spirito e l’amore per Antonietta un culto ideale della bellezza. Salvare dalla disperazione la donna tanto amata, offrendole — non già il suo amore, ciò che gli sarebbe parso ridicolo — bensì una ragione grande e bella di amare ancora la vita e un mezzo di occupare degnamente e piacevolmente tutte le sue facoltà; e starle al fianco guidandola e incoraggiandola nell’arduo cammino. Questo lo scopo supremo di ogni sua azione; ma non già l’unico. Il bisogno d’estrinsecare le proprie forze in effetti benefici per la maggior parte degli uomini lo urgeva con altrettanta assiduità.


Per attendere alle nuove occupazioni, Riccardo aveva lasciato il suo impiego presso il negoziante di legnami, e Paolo gli aveva fissato