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maggio. I terreni trattati secondo le più recenti scoperte scientifiche promettevano un abbondante raccolto. Ben nutriti e vestiti con decenza, i contadini avevano il viso allegro e una certa aria dignitosa e grave di gente che pensa e si rende conto del proprio stato.
E ciò non li allontanava dal lavoro, anzi non avevano mai lavorato con tanto zelo, perchè sapevano che non tutto il frutto delle loro fatiche sarebbe andato nelle casse del padrone e in quelle dei fittabili, bensì anche nelle loro. Di fittabili intanto non ve n’erano più. Paolo dirigeva tutto da sè aiutato da Riccardo; e poichè i contadini avevano tutto l'interesse a lavorare molto e bene, non c’era alcun bisogno di sorvegliarli. Non si trattava di una mezzadria; i lavoratori avevano un salario fisso, abbastanza rimunerativo; alla fine dell’anno poi, detratte dalle vendite le spese delle piccole migliorie e le altre spese usuali, il rimanente doveva essere diviso in due parti uguali tra il padrone e i lavoratori.
Il padrone per altro aveva a suo carico tutte le grandi spese per acquisti di macchine, concimi chimici, costruzione delle case (le quali dovevano essere provviste di tutte le comodità necessarie al vivere civile) e manutenzione delle medesime.
Con questo, Paolo Venturi non intendeva di aver rinnovato la società, e neppure di avere