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pite, eternamente giovani e eternamente belle. Ciò per il piacere degli occhi e dell’intelletto. Ma non basta. Tu sai che aspiro a non vivere proprio come un essere inutile: un po’ di bene lo vorrei fare... E poi non bisogna dimenticare che sono un annoiato. Lo sport mi distrae, ma non mi occupa. A trent’anni voglio esser deputato per battermi contro gli avversari dei miei principi ai quali dedicherò tutte le mie forze. Per intanto studio: ho cinque anni avanti a me. Ma non basta studiare: voglio farmi conoscere, prepararmi il terreno. Sarò un deputato democratico, naturalmente: sosterrò la causa del popolo. Ora, perchè il popolo mi elegga, bisogna che sappia chi sono. Una galleria di belle arti, aperta al pubblico sarà uno dei mezzi che ho immaginato a quest’effetto. Il nostro popolo ama l’arte, ma le Esposizioni gli sono raramente aperte, e quando per caso vi può entrare, deve percorrerle in fretta, pigiato, confuso, e non ci capisce nulla. La mia galleria, oltre essere aperta tutto l’anno, sarà illustrata da appositi conferenzieri, che io sceglierò e compenserò degnamente pur che parlino chiaro, semplice, in modo da farsi comprendere da tutti. Queste conferenze dovranno essere, secondo il mio piano, una sorta di lezioni elementari, aneddotiche e riassuntive di storia patria, di storia dell’arte, con qualche semplice accenno di estetica naturale, quando il caso lo conceda. Oltre a ciò, col tempo, farò