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— Dove vai?

— A spasso.

— Aspettami. Vengo anch’io.

Quando essa gli fu vicina, le domandò con amarezza:

— Credi necessario di sorvegliarmi?

— No davvero. Tu sei filosofo c sai che la vita vale più di un amore.

Egli scrollò il capo.

— Di questo non sono veramente sicuro.

— No?... Io, invece, ho perduto ogni fede nell’amore.

— Tu! Chi ti ha delusa?

— Nessuno. O meglio, per essere sincera, io ho deluso me stessa.

— Spiegati.

— E un po’ difficile. Saliamo su quel poggio, sotto quei grandi alberi che spandono tanta ombra, vi è un sedile di pietra dove si gode il fresco: l’abbiamo scoperto l’altro giorno. Lassù ti racconterò tutto quello che è avvenuto in me, e ti spiegherò il mio pensiero.

Salirono la costa in silenzio. Il sole era alto e i suoi raggi sarebbero stati insopportabili, se un fresco venticello montanino non ne avesse mitigato l’ardore.

Man mano che salivano, l’orizzonte si allargava e un panorama incantevole si stendeva tutto all’intorno. Colline tutte verdi, poggi ridenti, coronati di bianche villette; e, improvvi-