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schiuso dinanzi come una terra promessa!... Ma la vita è così fatta che non basta neppure essere gaudenti, essere egoisti, nè sognare perdutamente una sola cosa: non basta sacrificare tutte le nostre passioni ad una sola passione formidabile: la vanità; nulla basta se il destino ci è contrario. E però la signora Elisa ripeteva malinconicamente che era nata sotto cattiva stella, e che tutti i suoi sogni, perfino quell’ultimo, erano stali delusi. Gli affari della famiglia riprendevano una cattiva piega; quella bestia di Klein minacciava di fallire; e Riccardo aveva preso nelle sue mani vigorose di giovine puritano — come sua madre lo chiamava deridendolo — le redini della casa: tutte le ragioni dovevano cedere alla volontà di lui, e perfino la madre doveva chinare il capo.
Egli aveva consigliato suo padre a mandare la famiglia in campagna perchè i ragazzi avevano bisogno di cambiare aria, e perchè intanto si potevano fare le riparazioni che la casa di Milano reclamava da tanti anni. Sostenuto dal figlio, Leonardo trovava la forza di resistere alle insistenze e al malumore della moglie.
Così la famiglia era finalmente partita con una quantità di bagagli, fra le grida di giubilo di Giorgetto e di Erminia e i sospiri male repressi della loro madre e di Angelica.
La madre diceva:
— Ora ci mandano lassù a far campagna;