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ceva per le sue idee elevate e la generosità dell’animo.

Perchè non era entrato prima nella cerchia dei loro conoscenti?

La signora Elisa, sapendo che Paolo Venturi era ricco, pensava che avrebbe potuto essere un buon partito per Antonietta, se il capitano Arquati non si decideva una buona volta, altrimenti, per Angelica; e però mostrava di ascoltarlo con interesse, soffocando gli sbadigli. Angelica guardava sua sorella e sua cugina con aria beffarda e il Venturi con ostilità. Le era antipatico perchè non bello: più ancora perchè non si occupava di lei. Già, la considerava una ignorantona, quel brutto scimmiotto. Amava le donne istruite, le donne sapienti. Se lo tenessero pure; lei non sapeva che farsene. Ella lo voleva bello, giovine e ricco, lo sposo. Quello lì era troppo brutto: buono per Maria o per Antonietta, le due intellettuali della famiglia. In fondo però, malgrado questi sfoghi silenziosi, siccome non era sciocca, il sentimento della propria ignoranza, considerata come una inferiorità, le cuoceva; dal momento che l’istruzione poteva essere un’attrattiva di più, dovevano darla a lei pure. L’avevano defraudata. Ecco intanto un giovine che non si curava di lei e le preferiva Antonietta con i suoi ventun anni, mentre ella non ne aveva che diciassette. E se fosse stato bello, se le fosse piaciuto?... Povera lei: egli avrebbe finto di non