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— Non potrò mai credere ch’ella abbia provato una paura simile. Quanto all’età, io ho ventidue anni, e sarò vecchia che lei sarà ancora giovine.
— Quanto è graziosa! Mi farà impazzire.
— Ritorniamo. C’è troppa polvere sul bastione... c troppe coppie innamorate.
— E non possiamo essere anche noi una coppia simile?
— Mai. Ora le parlo sul serio: non crederò mai che ella mi possa amare.
Faustino Belli impallidì.
— Perchè? Cosa le ho fatto?
— Nulla. Sento così.
— Mi basterebbe ch’ella mi amasse. La fede in me le verrebbe poi.
— S’inganna. Ho letto chiaramente nel mio cuore: io devo prima credere per poter amare.
Faustino Belli, con la sua esperienza della vita, sorrise involontariamente di quella smargiassata giovanile. L’ironia gli fiorì spontanea sul labbro.
— Non si fidi, signorina, non si fidi di tali scoperte... Ne farà ben altre con gli anni.
Ella sentì l’ironia e arrossì, ma non si diede per vinta.
— Poco importano per ora le scoperte che farò con gli anni. Adesso ho fatto questa, ed è sempre il presente che conta. Non le pare?
— Ha ragione. Ha ragione. E il presente che