Pagina:Speraz - Signorine povere.djvu/161


— 163 —

Non si lasciasse sedurre dalla simpatia e dalla bellezza di Riccardo Valmeroni: non era un partito buono per lei e non l’avrebbe resa felice. I Valmeroni avevano tutti, purtroppo, un grano di pazzia; Riccardo poi mancava di cuore; era scettico, pessimista.

„Voi meritate ben altro, o Maria. Conosco io un uomo che sarebbe degno di voi: un uomo che unisce alle più nobili doti dell’animo un aspetto piacevole e un vistoso patrimonio. Se avrete fiducia in me, ve lo farò conoscere da qui a qualche tempo. Voi sarete molto più ricca di Eugenia, senza fare come lei un matrimonio sproporzionato. O Maria, voi forse stupite di sentirmi parlare così; forse leggendo il mio doloroso segreto nei mici occhi che vi cercano continuamente, avete temuto che io pretendessi di legarvi a me... Rassicuratevi, divina creatura, io non sono tanto egoista. Io vi amo, sì, lasciatemelo dire, vi adoro: ma non mi illudo io: non sono come quel povero Augusto Klein..; povero e fortunato, del resto, poichè la sua illusione lo rende felice. Io non posso illudermi e poi... vi amo troppo... Voi dovete essere in alto davanti a me, affinchè io possa adorarvi in ginocchio. Ecco perchè vi contenderò sempre a Riccardo, che vi trascinerebbe giù giù nella miseria e nel dolore. Ma lo farò solo per il vostro bene, non già per legarvi a me, che