Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 160 — |
liere volgendo a se stessa questa domanda: „Mi sono io ingannata? od è proprio vero che egli piangeva poco fa?“
Mezz’ora dopo si trovarono ancora vicini e isolati e ricominciarono a discorrere. Egli le disse:
— Beata lei che è tanto giovine e ingenua, e non conosce le battaglie di un’anima esulcerata.
— Crede che io non abbia sofferto nella mia vita?
— Non dico questo. Ma le burrasche prima dei ventanni sono come i temporali d’estate. Presto ritorna il sereno.
— Sì; ma qualche volta sono folgori che schiantano le piante: grandini che tutto distruggono.
Furono ancora separati da altre persone. Maria andò vicino a Luciano Monti che se ne stava tutto solo in un angolo.
— Cosa avete Luciano? Vi sentite male?
— Sì. Mi si spezza il capo. Questa confusione di voci mi stordisce.
— Perchè non ve ne andate?
Egli non rispose subito. La guardò di traverso, sorrise a fior di labbro e sospirò nel medesimo tempo.
— Non posso andarmene: starò qui in eterno.
— Volete comprometterla?
— Io?... Vi pare?...