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— Sì, sì... naturale! Ma voi mi fate la gentilezza di lasciarmi il Ferramola.
— Sentite. Se un altro mi facesse questa proposta, penserei: è un capriccio, e forse acconsentirei: trattandosi di voi, vuol dire che avete pronto un compratore che ve lo pagherà il doppio, chissà, forse il triplo... I quadri di codesto pittore sono rari. Dunque fuori il baco. Se l’affare è buono reclamo la mia parte.
— Che diavolo d’uomo siete!... Vi dirò tutto. Spero di rivendere il Ferramola.
— Ne siete sicuro! Cosa sperate di guadagnare, pagando il quadro circa due mila lire?
— Raddoppierei.
— Vale a dire che siete sicuro di triplicare.
— Come correte!... Vi ho detto la verità, e aggiungo che mi trovo in un momento di crisi. Parlo all’amico.
Il tedesco riflettè un momento e il suo volto mutò espressione.
— Va bene. Cedo Ferramola per due mila lire, e fatene il comodo vostro. Ma c’è una condizione, senza la quale compro soltanto il Ferramola... e lo tengo per me!...
— Ditemi la condizione.
— Aiutatemi ad ottenere la mano di Eugenia.
Il Belli non seppe reprimere un sonora risata.
— Come pigliate fuoco voialtri tedeschi!
La confusione ed il rumore che regnavano in