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nell’ingranaggio 41


lentamente, però, senza collera e quasi a fatica.

Vi fu una pausa, durante la quale essi parvero ascoltare la voce del pianoforte sempre rumorosa e veemente.

— Voi dunque mi credete ancora capace d innamorarmi, come a vent’anni? — riprese lui in tono sarcastico — credete ch’io abbia ancora il cuore aperto alle purissime sensazioni, la fantasia infiammabile, la mente dedita alle dolci puerilità?... Sono vecchio, mia povera Edvige, decrepito coi miei trentotto anni, e con questa faccia che s’ostina a rimaner fresca, tanto perchè io sia ancora bersaglio alle frecce delle ragazze da marito!

— Eppure — osservò Edvige — io so che l'istitutrice, la quale del resto non si è punto curata di voi, nè del vostro visino fresco, deve difendersi vigorosamente dalle vostre intraprendenze... diciamo pure senili, se vi piace: quanto a me, non ci ho nulla in contrario..

Nella penombra, l’Avvocatino le fece un inchino canzonatorio, ch’ella finse di non vedere.

— Questo contegno, in casa mia continuò Edvige cedendo insensibilmente alla collera che la ragguantava - è semplicemente abbietto.

— E perchè, di grazia?

_ Perchè se aveste un po’ di cuore non dovreste nemmeno pensare a darmi una rivale, dopo tanti anni, dopo quello che ho fatto.... Tanto meno qui sotto ai miei occhi! Poi, perchè Gilda è una povera ragazza, onesta e inesperta, e io non voglio che sia perduta. E se voi tentate di perderla, io la difenderò.

— Capisco. Sono questi i vostri sentimenti uma-