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sone più competenti. Gli amici ch’ella aveva potuto vedere in quei pochi giorni, le avevano ripetuto diffusamente i discorsi, che si facevano in proposito, alla Borsa, nelle due o tre società, o club, dove suo marito era socio, e in alcune famiglie del così detto mondo bancario. Tali discorsi non avrebbero potuto essere più lusinghieri; salivano quasi fino all’entusiasmo.

Ma di lei, che cosa dicevano? Ella non osava domandarlo.

Sapeva di poter contare sulla stima e l’affezione di alcuni uomini influenti, i quali certamente l’avrebbero sostenuta.

Ma se le signore della borghesia e le non poche dame nobili ch’ella contava fra le sue più pregiate relazioni, avessero trovato conveniente di allontanarsi da lei, nessuno poteva salvarla da questo affronto.

Un momento le venne in mente di darsi per ammalata.

I biglietti di visita lasciati nella portineria le avrebbero poi rivelato i nomi dei visitatori e delle visitatrici. Su questi, sul loro numero, ella avrebbe determinata, in seguito, con maggior calma, la sua linea di condotta. Ma riflettendoci, non le parve buon pensiero. Valeva meglio affrontare la situazione. Così la mattinata fu piena d’inquietudini per lei.

Fortunatamente, il Banchiere faceva colazione fuori in quei giorni; ella ne approfittava per non uscire dalla sua camera fin verso le due.

Intorno a quell’ora trovò necessario di pensare alla importante questione dell’abbigliamento. Come si doveva vestire? Poveva indossare un