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— Perchè siete venuti così presto? Cosa, facevate?...
— Fausto aveva da scrivere per il suo professore; io fingevo di studiare il codice e guardavo fuori della finestra quella pazzerella di Amelia che mi canzonava.
L’infermo sorrise vagamente alla evocazione dalla graziosa immagine. Ma il languido sorriso presto scomparve, e due lagrime colarono sulle scarne gote.
— Zio!...
— Caro zio!...
Don Paolo stese le mani, quasi trasparenti sulle due teste brune, in un gesto famigliare di benedizione e di tenerezza.
— Sono infermo... Non posso alzarmi... Me ne ero scordato!...
— Non è una infermità, è una convalescenza che si prolunga causa il freddo; tutto passerà con la bella stagione.
Il vecchio crollò il capo e osservò che a lui