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IV.

— Fausto! — chiamò don Paolo svegliandosi — Vittorio! Perchè mi avete lasciato dormire così tardi? Dovevo andare in Duomo, dovevo alzarmi presto!...

I due giovani si appressarono al letto, con premura, ma senza inquietudine. Sapevano; era sempre così.

Quando don Paolo si svegliava, non si rammentava più di nulla. Qualunque ora fosse, trovandosi a letto, credeva fosse mattina e si lagnava perchè l’avevano lasciato dormire troppo tardi.

Essi gli presero le mani e si chinarono su lui accarezzandolo.