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Lei stessa, fiera e nobile a sua volta, non avrebbe accettato: lo diceva francamente nella sua lettera.
Dunque: vivere con lei... No! Abbandonarla?... Neppure.
Una sola uscita si presentava al desolato spirito: un unico scioglimento per quel dilemma: morire con lei.
La morte livellava tutto: la morte li salvava tutti e due dalla bassezza e dalla disperazione. La morte, questa fatalità misteriosa che fa dell’uomo un essere predestinato e gl’imprime in fronte il marchio della sventura, da cui sgorga la sublime pietà e la ineffabile tenerezza: la morte si presentava a lui come una madre amorosa, che apre le braccia possenti e si stringe al seno i disperati figliuoli.
Egli si fermava in questa contemplazione e andava inebbriandosene a poco a poco.
Che cosa sarebbe mai stata, la vita senza