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rio e Amelia correranno avanti come il solito, e noi si potrà parlare.„

Fausto restò alcuni momenti con gli occhi fissi su quei caratterini minuti; poi ripiegò il foglio e se lo cacciò nel petto.

Era disperato, sopratutto perchè Argìa aveva ragione: non era donna per lui: non la dolce e ingenua compagna che egli aveva sognata. Questa convinzione che avrebbe dovuto guarirlo, lo esasperava.

Invano si ammoniva a dimenticarla. Invano si diceva che avrebbe dovuto aiutarla a partire, aiutarla a vivere lontana, per queiraffetto amichevole preesistente all’amore, che nulla poteva cancellare; e non pensarci più.

Perchè non se ne sarebbe consolato? Aveva la famiglia, la scienza, una giovinezza ricca di entusiasmi. Per distrarsi poteva ricorrerò al mezzo più efficace: viaggiare. I denari non gli mancavano. Se non aveva più voglia di studiare poteva smettere. E nel mondo lontano