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— Nessuno fuori di te lo sospetta... che io sappia.

— Nessuno veramente?... Neppure uno?

— Tu sei l’unico!

Egli ebbe un sospiro di sollievo.

O povera anima, come doveva essere immane il peso di dolore che poteva sopportare, se una sola parola buona bastava a darle nuova lena per nuovi spasimi!

L’unico? Dunque l’altro non contava? Escluso dalla confidenza?... Dunque... Era un miserabile, un abbietto!...

Avrebbe dovuto soffrire di più pensando che la sua povera Argìa era caduta in mani indegne.

Eppure, no. Dalla notte profonda, dal nulla orrendo, gli pareva di assurgere a un’alba pallida, sostenuto da una mesta speranza.

Volle essere sicuro però.

— Non è possibile... che quello ti sposi?...

— Mai!... Morirei piuttosto!