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Dopo cinque mesi di angoscie e di combattimenti, Fausto aveva scritto a don Paolo pregandolo di recarsi a Mantova e di aiutarlo a convincere i suoi genitori ch’egli non poteva vivere senza l’amore di Argìa Pisani.

E don Paolo, sempre poeta, sempre innamorato idealmente delle belle fanciulle, era accorso all’appello del pronipote, e aveva appianato col suo intervento tutti gli ostacoli. La voce di don Paolo era indiscutibile in casa Lamberti; e ciò per molte ragioni, ma, specialmente perchè don Paolo era milionario e da parecchi anni aveva dimostrato di prediligere Fausto, il pronipote: e dichiarato pure che Fausto sarebbe stato il suo principale erede. La stessa donna Evangelina, femmina altera e tenace, la quale aveva pure un certo ascendente sul fratello di sua madre, non osava contraddirlo. Epperò, allorchè don Paolo diceva: “Questo si deve fare„ nessuno fiatava. Disgustarlo sarebbe stato imprudente; poichè,