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ed essere felici, come meglio si può, quanto più si può!
“Questa è la filosofia che mi ha insegnato la Morte quando bazzicava intorno al mio letto: lei che ha sciolto il nostro lugubre e puerile romanzo di suicidio, rigettandoci, per bontà sua, nell’eterno e sempre nuovo romanzo della vita e dell’amore!„
Egli sorrideva in un modo speciale, finissimo e pieno di dolci sottintesi. E il suo colorito caldo annunciava il completo ritorno della salute; i suoi occhi raggianti, la piena fiducia in sè e nella vita.
Argìa pendeva dal suo labbro, gli occhi negli occhi di lui, affascinata e come irradiata da quella potente giovinezza virile.
Ancora pochi minuti e il treno entrò nella stazione, fischiando e mugghiando.
Il campanello elettrico cinguettava allegramente; impiegati e fattorini aspettavano, fermi al loro posto, fissando il treno.