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II.

Nella sala deserta le ombre del crepuscolo si addensavano. Gl’invitati erano partiti “per non disturbare„ contenti in fondo all’anima di avere un pretesto per allontanarsi dalla casa divenuta improvvisamente tetra, opprimente.

Don Paolo non era morto: gli sforzi del Pisani erano riesciti, dopo alcune ore di lotta; l’immediato pericolo si poteva dire scongiurato. Ora l’infermo dormiva e il professore vegliava al suo capezzale, insieme a Vittorio Giudici il piccolo zoppo.

Quel sonno poteva essere una salvezza.