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occhi ancora intelligenti umidi di pianto, non si trovò più nessuno che avesse voglia di sorridere; la stessa Amelia si fece seria.

L’avvicinamento di quei due moribondi stringeva i cuori.

Profondamente commosso, Fausto stese al povero vecchio una mano madida di sudore. Ma le mani tremanti di don Paolo, brancicarono un istante, prima di afferrare quella mano a lui tanto cara.

Quando l’ebbe in suo possesso, restò un momento come estatico, poi la strinse lievemente e mormorò, abbozzando un sorriso:

— Ho ancora un poco di forza...

Tutti compresero che egli non aveva perduta ogni illusione sul proprio stato; e che questa continua preoccupazione di sè medesimo gl’impediva di comprendere lo stato di Fausto.

Così l’egoismo senile lo sosteneva, proteggendolo fino all’ultimo istante.