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L’ansia più acuta, che gli cagionava lo stato del suo Fausto, lo distoglieva di tratto in tratto dalla pungente ricerca; ma appena lo spirito aveva agio di riflettere, ricompariva il punto uncinato.

Molte volte, mentre il malato si assopiva, ed egli rimaneva là a vegliarlo insieme alla giovine fidanzata, il bisogno di conoscere quel mistero lo assaliva con prepotenza. Voleva scoprire la verità: doveva scoprirla.

E si rimetteva a cercarla, frugando e rifrugando in quel complicato insieme di dati, di dubbi, di affermazioni e di negazioni tenzonanti nel suo cervello.

Quante faccie aveva per lui quel problema!

Se Argìa aveva ceduto... Se Fausto... Insomma... se quello che di tratto in tratto appariva, era vero... Perchè non avevano affrettato il matrimonio?...

E ad ogni modo — era quella una causa sufficiente alla disperazione tante volte sorpresa negli occhi di Fausto?...