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deva niente con quelli di Mantova. Argìa si credeva abbandonata... Ha sofferto molto, povera figliola!... Io la incoraggiavo a distrarsi, a dimenticare; ma inutilmente!... Tre partiti mi ha rifiutati, sapete?

L’abate sorrise.

— Ha fatto benissimo, dal momento che amava Fausto...

— Certo, certo! Ma poi, se Fausto sposava la contessina, eravamo serviti!... Tutto a voi dobbiamo, tutto al vostro intervento, ripeto.

— ... E l’amore di Fausto?... E la bellezza di Argìa?... Dove li lasciate, questi grandi fattori?... Guardate se non è divina col fazzolettino rosso che quella birichina di Amelia le ha legato su gli occhi!... Del resto, sapete la mia massima: non si deve mai disperare dei giovani, nè dell’amore!

— In realtà io ho sempre avuto fede nella mia stella.

— Lo credo! Siete sempre stato fortunato.