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XI.
— Fausto Lamberti muore, mentre suo zio infermo, imbecillito, minaccia di campare chi sa quanto tempo!
La dura notizia correva la città, destando un senso di terrore; eccitando gli animi alle sorde imprecazioni.
La morte si accaniva contro il giovine vigoroso e fiero che l’aveva sfidata; e pareva disposta a lasciar vegetare nella demenza il vecchio pauroso ed inutile.
Era il terzo giorno.
La casa dell’abate aveva un aspetto desolato. La governante correva dal vecchio infermo al giovine; i domestici perdevano la testa.