Pagina:Speraz - Il romanzo della morte.pdf/228


— 222 —

Poi, dopo una pausa:

— Voglio il caffè.

— Subito...

La governante uscì soffocando un sospiro, e le ragazze restarono nuovamente sole col vecchio infermo.

Il piedino impaziente di Amelia battè un colpo secco sopra un tizzone che si arrovesciò nella brace provocando una vera eruzione di scintille.

— Sono stufa, sai!... ma stufa! Perchè tu sposi il signor Lamberti non c’è ragione che io venga a incretinirmi in questo manicomio. Tanto, io, l’altro, non lo sposo davvero! Che, che! Non voglio zoppi, io!...

Si alzò con dispetto; fece un mezzo giro per la camera; poi, essendosi accorta che don Paolo le accennava di accostarsi a lui, gli voltò le spalle; andò alla finestra e si mise a guardare nella strada, traverso i vetri.

Un momento dopo, un rumore sordo, come