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Egli si interruppe; spaventato dai fantasmi della sua immaginazione; ripigliando poscia con voce querula:
— Dov’è Fausto?... dov’è Vittorio? Perchè mi abbandonano ai miei nemici?... Bisogna chiamarli. Su; avvertiteli! Se non vegliano loro è finita!.... È una cosa grave.... un’infamia.... Dove sono?... Rispondete! Argìa? Amelia? Cosa fate lì?.... Chiamate i vostri amanti!.... Ah! essi dormono; poveretti: dormono a quest’ora; e voi altre siete qui... d’accordo coi miei nemici. Ecco! E poco vero che sono tradito? I cattivi approfittano dell’ora in cui i miei ragazzi dormono.
“Ah! i gesuiti! i gesuiti! Quando c’entrano i gesuiti; non c’è speranza!.... Sono i gesuiti che mi ammazzano. Mi hanno sempre odiato. Adesso mi spiano per cogliermi nell’abbandono. Sì; sì, li ho visti passeggiare sui tetti; là!...
“E lei... e lei... signora Luisa, si lascia raggirare!