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abbondante, lunga o ricciuta, gli davano una impronta pittoresca, un non so che di romantico. E romantico ei si vantava per gusti letterari e per sentimenti.

Osservandolo meglio però, ci si accorgeva facilmente che l’intonaco romantico aveva poca consistenza, e lo spirito del settecento con la sua filosofìa apparentemente superficiale e il giocondo egoismo, sgusciava fuori audacemente. Qualche volta traspariva anche il prete, come una di quelle macchie di vecchio unto indelebili su certe stoffe, ma visibili soltanto in un dato punto di luce.

— Siamo stati fortunati! La vostra festicciuola mi è parsa più geniale che mai! Tutto è con noi, la terra ed il cielo!...

Si interruppe sorridendo, e fiutò una presa di tabacco. Poi dandosi una leggera fregatina di mani soggiunse, come parlando a sè stesso:

— Il cielo e l’amore!...