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affari buoni o cattivi, propri o degli altri. E la campagna gelata e silenziosa trasmetteva lontano il suono delle parole, le grasse risate.

Fausto pensava:

— Quando il nostro suicidio sarà conosciuto e si scopriranno i nostri cadaveri, la gente che passerà per questa strada parlerà di noi: i nostri nomi risuoneranno per questi campi lungo tempo dopo la putrefazione dei nostri corpi!

Una sensazione opprimente gli mozzò il respiro: sentì stringersi la gola come se soffocasse.

La putrefazione!...

La distruzione completa!...

Un brivido lo scosse. Sentì nelle carni il morso del freddo non peranco avvertito. Il freddo!... il supplizio a cui egli condannava sè e Argìa!

La morte?!...

Strana cosa, non vi aveva pensato prima di quel momento.