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vero compagno. Non dirmi che vuoi morire sola. So che nel tuo pensiero intendi di pronunciare la tua condanna e la mia assoluzione: ma io, che per indole scruto la logica fatale delle idee e dei sentimenti; io so quello che tu non sospetti: so che il pensiero di morire sola ti viene da un oscuro disprezzo della mia debolezza: so che a tua insaputa nel tuo cuore s’insinua un inesprimibile disgusto di questo misero che muore d’amore per te; e non ha mai saputo, e non sa neppure ora amarti come vorrebbe.

“Non protestare, Argìa, non protestare: se tu avessi cuore di scrutarti, vedresti che ho ragione io.

“Ma tu sei donna e detesti le amare indagini. Ebbene, sii generosa: aprimi il paradiso del tuo amore e lasciami precipitare con te nell’eterna notte — una notte d’amore che non finirà mai.

“E se alla tua femminea generosità ripugna