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rugiada e quel contatto faceva bene ai suoi piedi stanchi e indolenziti. Provava un sollievo in tutto il corpo.

Non più oppressione, nè affanno.

Ma la sua anima cosa diceva?

Non le era mai riuscito di rammentarsene.

Quando rievocava quei momenti funesti e cercava di penetrare nello stato dell’anima sua, non riusciva a scoprir nulla. Un gran buio era dentro di lei.

Andò diritta fino alla panca di pietra, al piede della rovere, e il breve tragitto bastò a stancarla. Si lasciò cadere sulla panca: appoggiò le spalle al tronco coperto di musco.

Alzò gli occhi al cielo. Come era limpido! Come era profondo! Mai le stelle avevano brillato così sul suo capo.

Ad un tratto le parve che si velassero.

Erano i suoi occhi che si velavano: piangeva. Quello splendore la inteneriva...

Qualcuno camminava nella corte...