Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 10 — |
— Ora sei nel mezzo; aiutati come puoi. Non ti disperare; faranno di tutto perchè tu li acchiappi. Sono galanti... con te!...
Tornò al suo posto saltando. Filippo l’afferrò per un braccio.
— Sei una pazza!...
— E tu sei savio?
Lanciata questa piccola sfida si divincolò e sgusciò via come un serpentello.
— Attenti! ricomincia il giuoco.
E la catena si mise a girare, prima adagio, poi galoppando. Bice Chiari, quella sorniona come la chiamava l’Amelia, aveva l’aria di abbandonarsi con voluttà a quella danza frenetica, stretta fra due studenti che si serravano ai suoi fianchi.
— Allargate la catena!... Così!
Argìa pareva sbalordita. Rimaneva quasi immobile in mezzo al largo circolo, le mani protese dinanzi a sè, il viso fosco.
Era bella, di una bellezza seria e ideale.