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tutta in una volta al momento buono. Diecimila lire di rendita e cinquemila di stipendio! Un partito magnifico insomma!

Argìa rifiutò. Non voleva maritarsi dacchè gli uomini erano così indegni di amore; non voleva saperne di nessuno. Vi fu un alterco tra padre e figlia, e il padre fu violento, poi debole.

Dopo tutto, se non voleva maritarsi, peggio per lei: lui era contento di tenersela in casa, purchè fosse allegra e si divertisse.

E continuava l’andazzo solito.

Intanto una immensa amarezza era entrata nell’animo dell’infelice sua figlia.

Le teorie paterne la rendevano pessimista, senza ch’ella potesse trarre dà quel pessimismo il supposto profitto.

L’amore per Fausto rimaneva incolume: ma si vergognava di amarlo ancora, come ci si vergogna di una debolezza. Lo avrebbe dimenticato se avesse potuto. E adagio adagio ella