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questo dimenticava i suoi tormenti, nè cessava di soffrire; ma era una sofferenza diversa, più acuta e nel medesimo tempo quasi dolce, con una sensazione di ebbrezza nella disperazione.

Non durava però quello stato. Poco dopo, cessata la musica, ella ricadeva in un abbattimento più profondo e più cupo. Allora il professore s’inquietava. Venivano le ammonizioni.

Se faceva così era inutile! Aveva perduto già due partiti: due uomini molto agiati, non tanto giovani, però tanto più sicuri. Si erano innamorati vedendola ballare, ma poi avevano mutata opinione trovandola così malinconica e fredda. Non capiva che era una bambina? Non così andava presa la vita. La vita era una palestra, bisognava lottare e vincere i primi premi. L’arma della donna era la bellezza e l’amore. Il premio, un ricco matrimonio, e il piacere di essere adorata.