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La scienza dubita nella mancanza di prove; l’inganno essendo tanto facile!

Lei stessa che cosa ne sapeva?...

Se Fausto avesse voluto convincerla con argomenti scientifici, che lei era molto più colpevole di quello che pensava: che la parte sua di consapevolezza e di condiscendenza era molto maggiore; lei, che cosa avrebbe risposto?... Come si sarebbe difesa?...

Ahimè! Avrebbe chinato la fronte, umiliata, vinta.

La sua sventuta era completa.

Un fiotto di lagrime le oscurò la vista. Si appoggiò al letto sopraffatta. Tutto il suo corpo tremava, scosso dai singhiozzi.

Ah! come era debole!...

L’ebbrezza cerebrale che Fausto aveva trafuso in lei l’abbandonava così; ed ella cadeva da quella vertiginosa altezza nel più profonda scoramento.

Ma no, no, non voleva essere tanto debole: era una vergogna.