Pagina:Speraz - Il romanzo della morte.pdf/136


— 130 —

sorella. Sola così poteva pensare liberamente alle cose che Fausto le aveva dette alcune sere prima.

Quale trasformazione di tutto il suo essere, dopo quel colloquio!

Fin da quando era ritornato da Mantova, ella sapeva che Fausto l’amava di un amore eccezionale; ma non avrebbe creduto ch’egli l’amasse al punto di morire con lei. Questo le pareva troppo.

Eppure era vero. Egli l’amava così; l’amava disperatamente: non voleva che lei; la vita senza di lei, gli pareva odiosa. E non potendo vivere con lei, felice, voleva portarla con sè nella morte.

Dire che don Paolo aveva tanto paura della morte, e loro niente!...

Socchiuse gli occhi: rivedeva tutta la scena del bastione, le grandi linee indeterminate, la nebbia, i lumi arrossati; sentiva l’acqua gorgogliare laggiù in fondo al muraglione.