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desimo tempo tutta la soavità di un amore immenso e tutta l’amarezza dell’odio divoratore. Una vita così — tu l’hai compreso — non è possibile sopportarla: nessuno la potrebbe vivere. Ma per morire insieme non si potrebbe immaginare nulla di più inebbriante. La nostra morte sarà deliziosa!

— Oh! sì! — mormorò Argìa, stringendosi sempre più fortemente al petto di lui.

— Sì, t’intendo!

E dopo un istante di silenzio, con nuovo impeto mormorò:

— T’intendo, sì!.. Guarda l’acqua laggiù come c’invita!... Senti come ci chiama teneramente! Lasciamoci cadere laggiù, da questa altezza. Moriremo subito. E non si potrà mai sapere se siamo caduti per imprudenza, o se abbiamo voluto morire. Il primo caso sembrerà più probabile. Stretti in un amplesso, i nostri cuori cesseranno di palpitare nel medesimo istante e le nostre anime si involeranno insieme...