Pagina:Speraz - Il romanzo della morte.pdf/117

V.


L’aria umida e nebbiosa diacciava il viso.

— Camminiamo lesti — disse l’Amelia allo zoppino che le si era messo al fianco.

— Si va in piazza Castello?

— Sì.

Entrarono nel Corso Vittorio Emanuele, la strada principale della città. Qui la luce era un poco più viva in grazia dei negozi. Gruppi di studenti fermi sui marciapiedi chiacchierottavano, guardando le poche donnine passanti per caso. Altri scendevano il corso cantarellando, per recarsi al solito caffè o alla solita osteria, dove li aspettavano i soliti compagni e la inevitabile partita alle carte.