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un angolo del giardino! Quando noi lo si seppe, fu uno scoppio di collera e di indignazione. Lui, don Bortolo?! Uno che diceva di volerci bene, che giuocava con noi, che faceva le carezze alle due bestiole come le faceva a noi!.. Le nostre anime candide non potevano concepire tanta crudeltà. E con la fiera logica infantile, ci si diceva che don Bortolo avrebbe potuto ammazzarci noi pure. Appena lo vedevo, fuggivo trascinandomi dietro Carlino, pazzo di terrore e di odio. Naturalmente egli dovette andarsene dalla nostra casa. Mi ricordo che piangeva, e mi fece un certo senso. Ma quando si accostò per baciarmi, voltai la faccia. L’orrore che egli m’ispirava soverchiava ogni altro sentimento.

Il narratore si arrestò improvvisamente: era stanchissimo e la sua voce aveva un suono così fioco e debole che appena si sentiva.

Dopo alcuni istanti riprese:

— Ho parlato troppo, ragazzi, non voglio