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e dalle due larghe finestre a terrazzino che lo fiancheggiavano. Le tappezzerie rosse, i mobili eleganti tutti in legno chiaro come il bel pianoforte a coda che stava nel mezzo della sala, sembravano prender parte alla gaiezza dei convitati.

Il pianoforte sembrava dire: Su allegri! Anche, questa sera vi farò ballare! E i giovani lo guardavano con un sorriso.

Ma finchè il sole splendeva, e il buon pranzo e i vini profumati non erano digeriti, la campagna chiamava fuori i giovani, nell’aria fresca e gagliarda.

Era una fine di ottobre tepente e smagliante.

Amelia, la figliuola minore del Pisani, fu la prima a svignarsela. Argìa con la cugina Carmela Donati, una ragazza in sull’invecchiare, nè brutta nè bella, nè sciocca, nè intelligente, ma abbastanza buona per una ragazza che invecchia, la seguirono subito, tra-