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— Racconti, don Paolo!... Racconti!

— Sono vecchie storie che non possono interessarvi.

— Cattivo don Paolo! Ci mette in curiosità e poi non vuol raccontare! — esclamò l’Amelia accostandosi al vecchio con un gesto vezzoso, come una gattina che fa le fusa.

— Racconti, don Paolo!

— Racconti, zio!...

Argìa e Fausto si scambiarono un’occhiata. Se ora don Paolo si metteva a raccontare, addio passeggiata.

— Ah! ragazzi, voi non sapete... Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria!

— Era felice allora, don Paolo?

— Ero un fanciullo, e adesso sono un vecchio. Voi non potete intendere questa verità che io vi dico. La sola, grande ventura della vita è la gioventù con la salute; la sola, irreparabile infelicità è la vecchiaia co’ suoi malanni.